Nuove rivelazioni nel libro di Bob Woodward suggeriscono che Putin avrebbe considerato l’uso di armi nucleari contro l’Ucraina.
Dopo alcuni mesi dall’inizio della guerra in Ucraina, emergono preoccupanti rivelazioni sulle intenzioni di Vladimir Putin. Secondo fonti di intelligence americana, esistevano discussioni interne al Cremlino riguardanti la possibilità di utilizzare armi nucleari. Questo allarme è stato recentemente divulgato dal noto giornalista Bob Woodward nel suo libro “War”, in uscita la prossima settimana.
Le autorità statunitensi ritenevano che ci fosse una probabilità del 50% che il leader russo potesse effettivamente prendere in considerazione l’uso delle armi atomiche.
L’argomento non è nuovo, ma ciò che colpisce è il livello di preoccupazione che ha generato tra i vertici americani. La risposta di Washington non si è fatta attendere: il presidente Joe Biden ha ordinato al suo team di sicurezza di avvertire la Russia delle «conseguenze catastrofiche» in caso di un attacco nucleare.
Le minacce nucleari: un rischio reale?
Le tensioni tra Stati Uniti e Russia hanno raggiunto livelli critici durante la guerra in Ucraina. L’idea che Putin potesse realmente ricorrere alle armi nucleari non era solo una minaccia retorica. Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale, ha gestito personalmente le comunicazioni con il Cremlino, cercando di trasmettere un messaggio forte ma calibrato. Anche Biden si è personalmente rivolto a Putin, esprimendo la gravità delle possibili ripercussioni di un attacco nucleare.
L’ipotesi di un confronto nucleare in Europa rappresenta uno scenario catastrofico che ha portato molte nazioni a rafforzare le loro difese e a riconsiderare le alleanze internazionali. Tuttavia, nonostante le dichiarazioni di Woodward, non ci sono stati segnali concreti che suggerissero un imminente utilizzo di armi nucleari da parte della Russia.
Telefonate tra Putin e Trump: il Cremlino smentisce
Oltre alla questione nucleare, il libro di Woodward fa luce su un altro aspetto delicato: i contatti tra Vladimir Putin e Donald Trump. Secondo l’autore, i due avrebbero parlato almeno sette volte dal 2021, inclusi colloqui recenti all’inizio del 2024. Questi contatti avrebbero avuto luogo mentre Trump si trovava a Mar-a-Lago, e in un’occasione avrebbe persino chiesto di essere lasciato solo per discutere privatamente con il leader russo.
Tuttavia, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha negato categoricamente tali affermazioni. Ha definito “falsa” la notizia dei sette colloqui telefonici tra Putin e Trump, aggiungendo che non ci sarebbero state comunicazioni di questo genere tra i due da quando Trump ha lasciato la Casa Bianca.